Agguato nella Selva

Devil May Cry

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    The storm is approaching

    Group
    Administrator
    Posts
    11,895
    Location
    Red Grave

    Status
    Anonymous
    Fandom: Devil May Cry

    Titolo: Agguato nella Selva

    Rating: SAFE

    Pairing: Dante/Vergil

    Wordcount: 600


    COWT Settimana 7, MISSIONE 3 “SARÒ IL TUO SCUDO”

    Prompt: 8. Hurt/Comfort



    Ai piedi della Selva infernale, Dante lotta contro gli ultimi demoni Blades che lo hanno assaltato nel sonno, punendoli con la sua Devil Sword.
    Ha perso di vista Vergil durante lo scontro, ma lo sente combattere poco distante da lì: il rumore di Yamato che cozza contro le ossa e gli artigli dei lucertoloni è inconfondibile.
    Quando trafigge l'ultimo avversario, sente però un grido disumano e spietato levarsi da dentro la Selva nera. Sembra il grido di battaglia di un Assault: una razza di demoni simili ai Blades, per molti aspetti, ma assai più resistente e pericolosa.
    Il devil hunter recupera l'arma e si getta a capofitto nella foresta oscura, scavalcando gli arbusti che gli ostruiscono il passaggio. Sa che Vergil è in grado di cavarsela da solo, ma in fondo, è pur sempre il suo fratellino, ed è stato colto dall'agguato dei demoni proprio mentre era tra le braccia di Morfeo.
    «Ver...!»
    A Dante si mozza il fiato in gola quando vede il petto del fratello trapassato dal lungo artiglio dell'Assault.
    Vergil tossisce sangue, ma un attimo dopo rinsalda la presa su Yamato e con uno scatto fulmineo la conficca nel fianco della bestia.
    L'Assault lancia un grido di dolore, e Vergil ne approfitta per ritrarsi, svincolarsi dall'artiglio e infliggergli il colpo di grazia.
    «Tutto bene?» chiede Dante, avvicinandosi al fratello.
    Vergil sanguina copiosamente dal petto, al punto che anche sul tessuto pesante del cappotto comincia a spandersi una macchia scarlatta.
    «Sì» risponde, secco, e rinfodera la katana con una smorfia che è un sospiro d'affanno e uno sbuffo spazientito insieme. «Sono stato disattento.»
    Poi muove un passo in avanti e per un attimo sembra che le sue gambe vogliano cedere, non riuscendo più a sostenerlo.
    «Ehi, ehi...» Dante lo ferma, lasciando cadere in terra la sua spada. «Datti un po' di tregua. Non c'è fretta di andare da nessuna parte.»
    Per miracolo, o solo perché è troppo stanco per insistere, Vergil gli dà ascolto e invece di avanzare, siede su un un grosso masso a pochi passi dal sentiero che conduce fuori dalla Selva, sotto un albero spoglio. Poggia la schiena contro il tronco e soffia fuori l'aria, esausto. «Maledette bestie.»
    Dante ridacchia, inginocchiandosi davanti a lui e guardandogli la ferita sul torace. «Fammi dare un'occhiata.»
    «Non è niente.»
    «Fammi dare un'occhiata lo stesso.»
    Vergil sbuffa. «Come ti pare.»
    Wow. Due concessioni in un solo giorno.
    Deve essere davvero stanco, pensa Dante, mentre gli abbassa la cerniera del gilet delicatamente, fino a scoprirgli il petto e la prima serie di addominali.
    Anche nella penombra della Selva, il devil hunter vede lo squarcio risaltare sulla pelle chiara del gemello come una chiazza d'inchiostro su un foglio bianco. Si sta lentamente rimarginando, ma il sangue continua a colare e a imbrattargli i vestiti.
    «È una mia impressione o le nostre ferite guariscono più lentamente, rispetto a qualche anno fa?»
    «Non sbagli» risponde Vergil. Per quanto la memoria possa ingannare, ricorda perfettamente che a diciannove anni il suo corpo si era rigenerato molto più in fretta dalle ferite mortali inflittegli da Dante e dai demoni dell'Inferno.
    «Come mai?»
    «Non lo so» Ma in realtà, un'idea se l'è fatta: «Probabilmente stiamo invecchiando.»
    «Parla per te!» esclama Dante, lanciandogli un'occhiata tronfia che sembra dichiarare: io sono ancora giovane e bellissimo. Poi abbassa lo sguardo, gli si avvicina ancora un po' e gli posa un bacio sul petto.
    Vergil sussulta appena. «Che fai?»
    «Odio quando rovinano la mia roba» risponde Dante, soffiando contro la sua pelle. «Forse così guarirà prima.»
    Vergil fa roteare lo sguardo, ma alle sue labbra sfugge un tenue sorriso. «Sciocco.»

    Edited by Vegethia - 27/3/2020, 22:36
     
    Top
    .
0 replies since 27/3/2020, 20:57   16 views
  Share  
.